Non è per niente un argomento facile quello che riguarda la cosiddetta ansia da abbandono, e non lo è sia perché è un argomento complesso e profondo che riguarda degli addetti ai lavori come gli psicoterapeuti, che sarebbero spiegare in maniera raffinata tutte le dinamiche che riguardano questa problematica così comune.
Anzi se vogliamo essere sincere è un tipo di ansia angosciante che forse almeno una volta nella vita abbiamo provato tutti, e parliamo di chi per esempio non si fida del suo partner o non si sente rassicurato dello stesso, e comincia a notare dei sintomi legati alla stessa.
Non è facile dare una definizione di ansia da abbandono, ma comunque riguarda una sensazione di minaccia rispetto a una possibile separazione dalla persona a cui vogliamo bene, e con la paura ancora più profonda di rimanere per sempre soli.
Per quanto riguarda i sintomi ogni persona coinvolta reagisce in modo diverso, e ci sono persone che hanno attacchi di panico oppure attacchi di ira incontrollata, oppure altre che vanno in depressione, e in tutti e tre casi comunque si presentano delle situazioni molto complesse.
Per questo motivo sarebbe molto utile approcciarsi immediatamente ad uno psicoterapeuta con il quale lavorare su questa forte insicurezza, così da superare quei tratti paranoici o possessivi che poi possono sorgere in questa situazione.
Perché è chiaro che poi si innescano dei circoli viziosi che grazie alla relazione di aiuto che instaureremo con il nostro o la nostra psicoterapeuta cercheremo di estirpare, e che riguardano una dipendenza affettiva nei confronti del partner.
Generalmente poi all’interno di un percorso psicoterapico dipenderà dall’approccio, perché per esempio l’approccio terapeutico cognitivo comportamentale, cercherà di aiutare la persona a cambiare gli schemi mentali che producono questa sofferenza, e a rafforzare le sue Skills la persona adulta che dovrebbero aiutarla a vedere la situazione con il partner in maniera più razionale e più oggettiva, e soprattutto scevra da paura.
Ci sono vari approcci terapeutici per affrontare l’ansia da abbandono
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte in ogni caso sono vari gli approcci terapeutici per affrontare questa ansia ed abbandono, oltre a quello cognitivo comportamentale del quale abbiamo fatto già riferimento.
Ad esempio ove la persona dovesse decidere di scegliere uno psicoterapeuta più a indirizzo analitico e quindi Freudiano o junghiano, si andranno a esplorare dinamiche che riguardano il periodo dell’infanzia, e quindi quello che è successo nella relazione con i genitori.
Quello che potrebbe venire fuori e che magari la persona in questione da piccola aveva subito un lutto in famiglia, e quello ha fatto nascere un trauma rispetto all’abbandono.
Il problema è che poi questa ansia diventa un sentimento di angoscia costante che influenza in negativo tutte le relazioni, che saranno macchiate da questo senso di impotenza.
Molto meglio intraprendere un percorso psicoterapico profondo che comunque avrà l’effetto collaterale positivo di permettere alla persona di conoscersi in profondità, come mai aveva fatto prima, e quello avrà delle ripercussioni positive non solo sulle sue relazioni, ma in tutti gli ambiti di vita.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Attacco di Panico data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)